Punto di rottura

...e la luna illuminò Dogville
di una luce diversa...


Io non riesco a capire il genere umano.

Non riesco a capirne la cattiveria, gratuita e insensata, il bisogno di sopraffarre il prossimo, appena se ne intravvede una debolezza.

Mi sono sforzato e ho imparato a non odiare chi mi odia, perchè sono convinto che si tratta di un sentimento che consuma chi lo prova, lo rende stupido e incapace di godersi le cose buone della vita.

Purtroppo constato che questa 'ovvietà' psicologica, se viene recepita da chi mi odia, non fa altro che alimentare il suo rancore Vai a capire perchè, forse in quanto avverte, a livello inconscio, la sua palese inferiorità, o prova una qualche forma di inconsapevole paura o, meglio, timore.

Così negli anni ho costruito un muro per difendermi dall'odio, che mi rendo conto non è servito a molto, perchè ha tenuto lontano indistintamente quasi tutte le persone, ma quelle che avrebbero dovuto cedere di fronte alla sua altezza e al suo spessore sono rimaste lì ad aspettare, a differenza delle altre.

I muri col tempo cedono alle crepe, e oggi il mio muro è venuto giù, di botto, inaspettatamente. Solo che sotto le macerie non c'ero semplicemente io, ma un concentrato di rabbia all'ennesima potenza.

Qualcosa di atavico e sopito, inarrestabile e cieco.

Qualcosa che ho controllato a fatica, con uno sforzo immane, fisico e mentale, che mi ha preso lo stomaco, e quasi fatto scoppiare la testa.

Perchè il muro alla fine non proteggeva me dall'odio, ma gli altri da qualcosa di assai più pericoloso.

E che ora è libero.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Anchio come te, mi son trovato a fare un ragionamento simile ed arrivare ad una altrettanto simile conclusione...solo che per il momento, non ho ancora avuto modo, per fortuna (mia...e forse anche degli altri) di scoprire fino a che punto è possibile spingere il mio limite di sopportazione...devo ammettere che temo le potenziali conseguenze di una possibile rottura...
Lk

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